Archivi tag: Cinzia Lombardi

UN THE-TANGO PER EVITA

Fatima Scialdone
Fatima Scialdone

Immaginate che per qualche ora, nel cimitero monumentale de La Recoleta a Buenos Aires, torni magicamente in “vita” lo spettro di Eva Perón, e che questa “rimpatriata” coinvolga anche altri illustri personaggi argentini, tangueri e non: ecco servito Un The-Tango per Evita, pièce nuovamente in scena il 9 gennaio 2017 al Teatro Sistina, frutto del pluriennale sodalizio artistico tra Fernando Pannullo alla sceneggiatura e Fatima Scialdone alla recitazione. Una collaborazione capace di creare l’ennesimo prodotto ben fatto e coinvolgente, chiamando in causa uno dei personaggi più importanti ed influenti non solo dell’Argentina ma dell’immaginario collettivo mondiale, conosciuto ai più semplicemente con il nome Evita. Continua la lettura di UN THE-TANGO PER EVITA

TRA NOTE RAFFINATE E SPETTACOLI DI QUALITÀ

Barbara Amodio
Barbara Amodio

Prolifica e di alto livello l’offerta teatrale di tango nei mesi di marzo e aprile, che ci ha fatto spaziare tra concerti e rappresentazioni: il concerto di Héctor Ulyses Passarella al Teatro Casaletto (3 marzo); lo spettacolo “Evita, Il coraggio di una donna diventata un mito” con Eleonora Cassano al Teatro Olimpico (13-18 marzo); il concerto “Natividad de Los Andes” del Dino Saluzzi Trio all’Auditorium Parco della Musica (21 marzo); lo spettacolo “Tangorosamente” con Eduardo Moyano e Cinzia Lombardi al Teatro Arcobaleno (23 marzo-1 aprile); il concerto degli Aires Tango al Teatro Parioli (2 aprile). Per quanto riguarda il concerto di Passarella e dei suoi allievi del Centro del Bandoneón, dato che il Maestro è stato molto presente sulla nostra rivista per evitare di ripeterci rimandiamo al nostro sito per la recensione completa dell’evento, che è stato come sempre una vera perla. Continua la lettura di TRA NOTE RAFFINATE E SPETTACOLI DI QUALITÀ

UN ANNO INSIEME

Un anno Tango In Roma n5
Un anno Tango In Roma n5

Eccoci giunti al traguardo del primo anno di vita! Sembra ieri che abbiamo intrapreso la nostra  avventura, e invece è già trascorso un anno pieno di avvenimenti e personaggi, un anno  passato insieme a VOI lettori. Nonostante i tentativi d’imitazione, i plagi, le puerili scorrettezze di alcuni personaggi che in evidente conflitto d’interesse hanno impedito (fortunatamente in una sola occasione) ai lettori la libertà d’informazione siamo ancora qui, al servizio del nostro unico  padrone: il LETTORE. Oggi non saremmo qui se non fosse per voi lettori: GRAZIE per il vostro sostegno, per il vostro affetto, per averci sempre seguito con interesse e per aver mostrato  gradimento verso la nostra iniziativa. La verità è che siamo cresciuti INSIEME a voi, perché quel che abbiamo imparato di più sul tango lo abbiamo imparato grazie a voi e con voi. Per questo è sempre stata politica della nostra, VOSTRA, rivista il rapporto con i lettori: come dissi nel numero 0 lo ribadisco, non smettete di scriverci, di contattarci, di fermarci in milonga, di esprimere le  vostre esigenze e le vostre segnalazioni, anche per aiutarci a rendere migliore questo periodico.
Il resoconto dell’ultimo anno è positivo: Continua la lettura di UN ANNO INSIEME

EL PIBE SARANDI’

El Pibe Sarandì
El Pibe Sarandì

Vi sarà spesso capitato di assistere ad esibizioni di tango in cui i ballerini compiono evoluzioni pirotecniche e spettacolari, con gambe che volano a destra, sinistra e fin sopra la testa. Stiamo parlando del cosiddetto tango de escenario, da spettacolo appunto. Vistoso, moderno, ma non certo il più “genuino”. Se invece vogliamo parlare di tango “originario” dobbiamo tornare a quello stile che i cosiddetti “vecchi milongueri” -ballerini che non hanno mai studiato in una scuola e hanno imparato a ballare esclusivamente in milonga, osservando la gente in pista- hanno diffuso in tutto il mondo e che continuano a praticare tutt’oggi, senza lasciarsi contaminare dalle mode.
A Buenos Aires ne abbiamo conosciuti alcuni, e anche a Roma abbiamo incontrato lo scorso ottobre uno dei rappresentanti di questa guardia vieja: Ricardo Maceiras, meglio noto come El Pibe Sarandì. Tra lezioni ed esibizioni (con la maestra italiana Cinzia Lombardi), abbiamo avuto modo di porgerli qualche domanda per approfondire la carriera e la vita di un personaggio semplice e simpatico, che sul tango ha molto da raccontare…
Partiamo dal soprannome: perché ti chiamano El Pibe Sarandì?
Questo soprannome viene dall’anno 1960. Allora avevo 18 anni, ed era molto atipico a Buenos Aires vedere una persona giovane ballare il tango -la donna più giovane in una milonga aveva 50 anni!- Quindi quando andavo in una milonga richiamava l’attenzione un ragazzo giovane in pista. La gente si chiedeva: “Chi è questo ragazzo?”, e rispondevano: “El Pibe Sarandì”. Pibe perché iniziai a ballare a 13 anni (da ragazzo), e Sarandì dal nome del quartiere dove sono nato. Da qui il mio soprannome.
Hai cominciato a ballare quando è iniziato il cosiddetto “tango muerto”: cosa ha comportato ballare il tango a quell’epoca, durante la dittatura? Continua la lettura di EL PIBE SARANDI’