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Volver – Anima tango

Placido Domingo jr
Placido Domingo jr

Tanghi classici e brani celebri della musica leggera italiana legati da un arrangiamento tanguero vagamente jazz e dai temi caratteristici quali ritorno, amore, ricordo, attesa del rincontro, ritrovarsi: questo il sunto di “Volver – Anima tango”, lo spettacolo-concerto di Silvia Bergamini e Annalisa Biancofiore (anche regista, cantante e voce narrante dell’evento) andato in scena all’Auditorium Parco della Musica il 20 maggio 2017, che ha visto esibire per la prima volta a Roma il cantante Placido Domingo jr, figlio d’arte dell’omonimo tenore. Continua la lettura di Volver – Anima tango

TANGO E… CINEMA!

Luis Bacalov
Luis Bacalov

Imponente e di qualità il concerto di Luis Bacalov all’Auditorium Parco della Musica, presentato il 26 febbraio nell’ambito della rassegna “Offerta Musicale” dall’Associazione Culturale Roma Sinfonietta che vanta un organico di ben 25 validissimi elementi, per lo più archi. Il risultato è stato un grande spettacolo di due ore, diviso in due parti: la prima dedicata alle colonne sonore non proprio tra le più famose di alcuni film: “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini (1964), “Le Juge” di Philippe Lefebvre (1984) e “La vittima designata” di Maurizio Lucidi (1971), musiche bellissime suonate magistralmente da tutti i componenti dell’orchestra diretti da Bacalov stesso. La seconda parte invece era dedicata interamente al tango, in cui il compositore e pianista argentino è diventato il vero protagonista, insieme a Gianni Iorio al bandoneón. I brani tangueri sono stati presentati e introdotti da un Bacalov molto ironico e simpatico, introduzione necessaria dato il pubblico composito: “Piazzolla è stato – e credo che questa etichetta sia giusta – ‘nuovo tango’, perché ha fatto una rivoluzione copernicana: c’è un prima e un dopo Piazzolla, anche perché dopo di lui non ho ancora visto nulla di interessante”, ha esordito il Maestro. Continua la lettura di TANGO E… CINEMA!

Intervista ad Héctor Ulises Passarella

 Héctor Ulises Passarella
Héctor Ulises Passarella

Come promesso, ecco a voi lettori di “Tango In Roma”, in esclusiva, l’intervista completa al grande maestro uruguayano di bandoneón Héctor Ulises Passarella, che ci permette di penetrare di più nel mondo di questo grande artista.

Già a undici anni suonava il bandoneón. Come nasce la sua passione e la voglia di imparare a suonare questo difficile strumento?
Mio padre era un innamorato del tango e del folklore uruguayano e argentino, possedeva un orecchio musicale assoluto e senza mai avere studiato poteva suonare sia il bandoneón sia la chitarra, e comporre testi e musica con una facilità paurosa… Io lo ascoltai suonare solo due o al massimo tre volte. Il suo gusto per il fraseggio e per il vibrato era impressionante… Nonostante il suo talento lui si prendeva in giro e diceva: “yo soy un gran “chambón” (pasticcione, n.d.r.), perciò non potrò mai insegnarti niente musicalmente, e quindi ti manderò da un gran maestro: Oscar Raùl Pacheco, lui sì che sa suonare!” Infatti, grazie alla sua umiltà, al suo coraggio di affrontare la realtà, oggi io sono bandoneonista. Ma la mia passione, nonostante a 11 anni già debuttassi come professionista nella orchestra tipica del mio primo maestro Pacheco, è arrivata a 12 ascoltando Anibal Troilo nel solo di “Danzarìn”. Feci subito un salto tanto grande dal punto di vista tecnico e musicale che il Maestro Pacheco, decidendo di ritirarsi dall’insegnamento del bandoneón nella scuola che aveva fondato, chiese a me di sostituirlo a soli 12 anni di età. Continua la lettura di Intervista ad Héctor Ulises Passarella