Il tango argentino a Roma non si vive solo nelle milonghe, ma si respira anche nelle strade del centro. Come a Buenos Aires, dove nella centrale Avenida Florida capita di vedere gruppi di ballerini esibirsi per turisti e passanti in cambio di qualche moneta. Lo stesso accade da noi, dove non è difficile incontrare tangueri all’opera. I più “avvistati” nella Capitale sono Roberta Giddio e Tango di Pietra, che sfidando la Polizia Municipale e i divieti di esibirsi in luoghi di interesse religioso-culturale, continuano a scendere in piazza con le loro performances.
Roberta Giddio ha ideato la sua esibizione in seguito alla partenza del ragazzo per l’Argentina: rimasta sola, ha pensato di ballare in compagnia di…un ombrello!
Tango di Pietra, alias Cristiano e Sonia, devono il loro nome d’arte al fatto che per loro il tango “non è musica nè triste nè malinconica. Continua la lettura di IL TANGO DI STRADA
Archivi categoria: Recensioni
Héctor Ulises Passarella
Due sono gli elementi che fanno di un artista un fuoriclasse: il talento e l’amore disinteressato per il proprio mestiere. Héctor Ulises Passarella possiede entrambi i requisiti. E non è un caso se viene ritenuto, da critica e pubblico, il maggiore bandoneonista contemporaneo.
Uruguayano, classe 1955, il Maestro insegna nell’unico Centro di Bandoneón in Italia che ha sede a Roma, dove il 9 luglio scorso ha presentato al Circolo del Ministero degli Affari Esteri un piccolo saggio dei suoi allievi e la quarta edizione del Festival “Tango y Más”, di cui è il direttore artistico, che si svolge ad agosto a S.Ginesio (Macerata). Continua la lettura di Héctor Ulises Passarella
¡TANGO Y…NADA MAS!
La nostra avventura inizia con un incontro.
A Buenos Aires – e dove se non in una milonga – io e il mio compagno ci imbattiamo in Tito Palumbo, direttore della più importante rivista di tango argentina: “Buenos Aires Tango”. Il giornalista, preso dalla rituale visita alle milonghe della “Capital Federal”, proprio quella sera incontrò per la prima volta i “Los Guardiola”. Da allora, dopo aver assistito al loro spettacolo, fra i tre è nata un’intensa amicizia fondata sulla stima e sul rispetto reciproco, e a noialtri l’idea di esportare in Italia l’esempio inedito e vincente della rivista.
Ed eccoci qui, alla nostra e vostra prima uscita.
D’accordo, direte, la passione per il tango e l’esempio del giornale argentino, seppur illustre, da soli non giustificano la creazione di una rivista sul tango. Né pretendiamo di emulare B.A. Tango o di copiarlo fedelmente: il nostro Tangoin sarà completamente calato nel nostro contesto, quello delle milonghe romane. Il nostro scopo principale infatti è quello di creare uno strumento a disposizione degli appassionati di tango: uno strumento rivolto a tutti, non solo e non semplicemente alla comunità tanguera, ma al ballerino professionista come al singolo di passaggio, chiunque speriamo possa trovare nella nostra rivista spunti per accostarsi e appassionarsi al tango argentino. Continua la lettura di ¡TANGO Y…NADA MAS!