Bologna. Maggie, dopo la sofferta rottura con il suo fidanzato argentino Juan, incoraggiata dalla sua migliore amica Sara decide di iscriversi a un corso di tango insieme a lei, un po’ per dimenticare il ragazzo e un po’ per sentirlo in qualche modo ancora vicino. La passione per il ballo coinvolge fin da subito le due amiche, che si immergeranno completamente nel mondo del tango. Ed è soprattutto frequentando le milonghe e una vacanza-tango a Capri che, dopo un profondo esame dei propri sentimenti, Maggie riscoprirà se stessa e imparerà di nuovo a lasciarsi andare e a vivere la propria vita senza condizionamenti: “Dopo il senso di compensazione iniziale, il tango si è rivelato lo strumento per ritrovarmi. Perché azzera le distanze, con gli altri e con se stessi e puoi vederti per ciò che sei. Ballare il tango è danzare la vita, con tutto ciò che siamo, sta solo a noi decidere se guardarci riflessi dentro quell’abbraccio, oppure no.”
Romanzo semplice, schietto e scorrevole, Amore… a passo di tango è la simpatica opera prima di Maria Calzolari, autodefinitasi: “una giovane ballerina di tango con la passione per la letteratura”. Attraverso una narrazione che si dipana tra continui spazi temporali, sospesa tra passato e presente, il testo avvicina al tango anche il lettore estraneo a questo mondo, anche grazie al piccolo glossario dei termini tangueri posto in fondo al libro.
L’autrice, proprio come la protagonista del romanzo, è ‘malata’ di tango, come succede nei primi tempi a tutti coloro che si approssimano a questa danza, perché il tango non può non prenderti e non diventare ossessione: “Questa è la beffa del tango. Mentre balli tutto il resto scompare, ma appena ritorni alla tua vita i conflitti irrisolti riemergono. Sarà per questo che tanti parlano di dipendenza da tango?”
Ed è proprio l’esperienza personale dell’autrice (operatrice in TangoOlistico®, Maestra di Tango Argentino diplomata MIDAS, Maestri Italiani di Danza Sportiva e Presidente dell’Asd OliTango, la prima Associazione di Bologna che unisce il Tango Argentino al mondo delle discipline olistiche) il surplus, ciò che fa emergere e fornisce una prospettiva privilegiata e allo stesso tempo inconsueta per un libro sul tango: le impressioni e le descrizioni di una neofita innamorata, che testimoniano luci e ombre di tutto ciò che ruota attorno a questo ambiente e i personaggi che lo popolano, un ‘sottobosco’ che solo chi è addentrato nel giro può conoscere e riconoscere. Come ad esempio il mettersi a ballare il tango ovunque anche senza musica, in mezzo alla strada o sulla spiaggia, non per follia o esibizionismo (non sempre, almeno) ma per il solo gusto di assaporare il ballo, i passi, le sensazioni. Un modo, per le donne, di conoscere e riscoprire il proprio corpo e la propria femminilità (conoscenza che si concretizza anche attraverso la scelta accurata dei vestiti e delle scarpe di ballo…), e di instaurare un dialogo con un altro essere umano: “Sentivo che il tango gli mancava moltissimo, ma non riuscivo a capire come potesse emozionarlo così tanto. Per me era solo un ballo. Solo ora capisco il perché. Il tango elimina le distanze fisiche ed emotive in pochi istanti. Questa è la sua forza e la sua fatica, a seconda di come decidi di viverlo.”
Claudia Galati
Maria Calzolari, Amore… a passo di tango, Edizioni Pendragon, Bologna, 2013, 249 pp., 13 euro