Tango Creación

Tango Creación
Michela Tintoni al violino, Francesca Perrotta al pianoforte e Massimo De Stephanis al contrabbasso ballerini Fabio Santarelli e Sara Poli.

Perle semi-nascoste incastonate in un gioiellino di teatro al centro di Roma. Può riassumersi così il concerto di tango andato in scena il 23 gennaio 2017 al Teatro San Genesio, in occasione della V edizione del Vitala Festival (eventi filantropici a sostegno di artisti in musica e arti visive) organizzato da Fabiana De Rose. Protagonista il trio Tango Creación – Michela Tintoni al violino, Francesca Perrotta al pianoforte e Massimo De Stephanis al contrabbasso -, accompagnato in questa quinta partecipazione al Festival dalla coppia di maestri ballerini Fabio Santarelli e Sara Poli.

Nata nel 2008 a Bologna, la formazione vanta una lunghissima esplorazione dell’universo tanguero e tournée internazionali. Considerati dagli stessi argentini tra i più solidi interpreti di tango presenti sulla scena nazionale ed internazionale, i tre rileggono il repertorio del tango dagli anni ’20 fino a Piazzolla, passando per Plaza, Di Sarli, D’Arienzo, Troilo, Pugliese.

Il concerto inizia con Nostálgico di Julian Plaza degli anni ’50, per poi proseguire con El Almanecer degli anni ’20, in un continuo avanti e indietro temporale nella storia e nei tre generi del tango classico.

Ensemble di altissimo livello, i Tango Creación hanno firmato un’esecuzione di qualità, con un’impronta raffinata, personale, pulita, dalla polifonia molto ben bilanciata, esecuzione resa ancora più preziosa dal contributo dei ballerini. La forza di questo trio sta proprio nell’interpretazione, che ha coinvolto ed entusiasmato il pubblico (non solo tanguero): Desde el alma di Pugliese, struggente; D’Arienzo, energico e cadenzato come si conviene; le milonghe, spiritose e leggere; Piazzolla, con l’incalzante e velocissimo Escualo e soprattutto con Oblivion, che grazie alla particolarmente sentita e ispirata prova della violinista ci ha ricordato quanto sia sublime e autenticamente lingua universale la musica.

In chiusura, al canonico bis con la Cumparsita è seguito anche un tris con una milonga. In un tripudio di applausi che non voleva proprio mandare a riposare i cinque artisti.

Claudia Galati