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STOFFA DA CAMPIONI… MONDIALI!

Sebastian Jimenez e Maria Ines Bolgado
Sebastian Jimenez e Maria Ines Bolgado

Lo scorso dicembre, per la prima volta nel nostro paese per esibizioni e classi, abbiamo incontrato i rappresentanti più giovani dello stile “tango salón” nonché i vincitori del Campionato Mondiale di Tango 2010 nella stessa categoria: Sebastian Jimenez e Maria Ines Bolgado. Timido, 18 anni, studente lui; 30 anni e un passato da ballerina di strada che si esibiva per i turisti lei. Insieme formano una coppia elegante, misurata e affiatata nonostante ballino insieme da soli due anni, data in cui si sono incontrati in un club di quartiere e hanno deciso di lavorare insieme. Giovani, belli e sorridenti, abbiamo chiesto qualche notizia su di loro, sulla loro carriera in ascesa e sui progetti per il futuro, in attesa di rivederli a Roma.
A che età avete iniziato a ballare il tango, e dove?
Sebastian: A 10 anni ho visto ballare il tango nella mia scuola in una festa e mi è piaciuto. Quindi ho iniziato in una scuola di danza a Moron (provincia di Buenos Aires, n.d.r.), la mia città.
Ines: Io ho iniziato a 20 anni, sono dieci anni che ballo. Iniziai in un corso del comune dove abito, a Montegrande (provincia di Buenos Aires, n.d.r.).
Chi sono stati i vostri maestri? Continua la lettura di STOFFA DA CAMPIONI… MONDIALI!

Sua Podesta’, Alberto

Alberto Podestá y Julio Dupláa
Alberto Podestá y Julio Dupláa

Il nostro corrispondente da Buenos Aires Julio Dupláa ha voluto rendere omaggio ad Alejandro Washington Alé, in arte Alberto Podestá, suo amico e cantor d’eccellenza, in occasione del suo 86esimo compleanno (festeggiato il 22 settembre scorso) con un’intervista, che vi proponiamo in attesa di rivederlo in concerto a Roma…

Hai iniziato a cantare a 15 anni. A quella età la voce di un ragazzo è ancora in evoluzione. Come hai capito che la tua voce era quella giusta e che cantare sarebbe diventato il tuo mestiere?

Io sono arrivato fino al sesto grado (l’equivalente della nostra I media, n.d.r.): con difficoltà, ma ci arrivai. Come molti ragazzi della mia epoca iniziai a cantare a scuola, e anche in un programma radio che faceva una maestra nel mio paese a San Juan. Il programma si chiamava “Rayito de Sol” (raggetto di sole, n.d.r.), ed era dedicato al pubblico infantile.
Ogni alunno doveva interpretare una canzone in voga, e siccome io ero ammiratore di Gardel cantavo pezzi del repertorio del Zorzal. Da lì viene il soprannome che mi davano da ragazzo: “Gardelito”. Continua la lettura di Sua Podesta’, Alberto