VENTO DI FOLLIA

Barbara Saba
Barbara Saba

Due messe in scena interessanti e curate quelle proposte rispettivamente da Carmen Giardina con “Milonga Merini” in scena al Teatro Ambra alla Garbatella (15-27 maggio 2012) e da Miguel Angel Zotto con “Viento de Tango” in data unica all’Aula Magna della Sapienza (12 giugno 2012).

Milonga Merini racconta in prima persona le vicende della giovane Alda Merini, interpretata dalla bravissima Barbara Saba, che tra istinti, costrizioni, salotti culturali e amori giunge alla follia, un pò per necessità e un pò per il suo spirito ribelle e indomabile che all’epoca mal si conciliava con l’atteggiamento che ci si aspettava da una donna della sua condizione.

Ed il racconto si snoda attrraverso la rievocazione di alcuni episodi salienti sulle note del tango: l’amore per la musica infatti è sempre stato un elemento fondamentale della vita di Alda (e infatti i momenti musicali dello spettacolo sottolineano e commentano sempre gli stati d’animo della poetessa), che costretta ad abbandonarla per volere paterno riesce a “rimpiazzarla” con la sonorità delle parole, scoprendo così la poesia. E la musica del tango, come poche altre, riesce a scandagliare l’animo umano e le sue emozioni.

Uno spettacolo completo e complesso, in cui ogni componente ha funzionato alla perfezione: la musica dal vivo affidata al Trio de la Sombra, la parte cantata ad Ana Karina Rossi, i duetti danzanti di Barbara-Alda con Pablo Del Duchetto e Giulio Lilli. Unico neo, se proprio vogliamo trovarlo, l’incompleto e parziale approfondimento dell’aspetto più importante della vicenda umana ed artistica di Alda Merini: il rapporto con la sua follia, qui analizzato en passant.

Viento de Tango è l’anteprima del nuovo spettacolo “Zotto in concerto”, prodotto dall’italiano Sexteto Tipico “Viento de Tango” che ha curato anche la musica dal vivo: nulla più di una serie di quadri per consentire alle tre coppie di ballerini – Miguel Angel Zotto e Florencia Roldan, Neri Piliù e Yanina Quiñones, Pablo Moyano e Roberta Beccarini – di mostrare la loro abilità nelle coreografie curate da Zotto stesso. La preparazione degli artisti l’ha fatta da padrona, ma a nostro avviso a spiccare sono state la performance del duo nostrano Moyano-Beccarini, impeccabili per stile ed eleganza, e la splendida voce della cantante Monica Marziota, un tuono a ciel sereno.

C.G.

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