In un futuro imprecisato esistono due mondi paralleli dalla gravità opposta: quello “nord”, popolato da una realtà sociale tecnologicamente avanzata e ricca, e quello “sud”, segnato da miseria e sottomissione. In un simile contesto assurdo e fantascientifico c’è posto anche per il tango: il vertiginoso film Upside down di Juan Diego Solanas, con Kirsten Dunst e Jim Sturgess uscito nelle sale italiane il 28 febbraio, inaspettatamente apre le porte a una milonga, la “Caffetteria Dos Passos”. La sala, in comune tra i due emisferi -un enorme caffè d’altri tempi, dal gusto retrò e dai dettagli in stile Belle Èpoque con al centro un enorme lampadario di cristallo- ospita varie coppie, che ballano contemporaneamente “sopra” (sul “soffitto”) e “sotto” (sul “pavimento”), le une all’opposto delle altre! Queste immagini capovolte di ballerini, potenti e suggestive, sono sottolineate da alcuni tanghi, tra cui spicca: “El Ultimo Café” di Roberto Goyeneche, ballato da Kirsten Dunst in prima persona.
Claudia Galati
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